SCI DI FONDO
Si è aperta in grande stile l’ultima rassegna iridata in carriera per un infinito Federico Pellegrino.
Il fondista di Nus, che si ritirerà al termine dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, ha ottenuto la medaglia d'argento nella prova sprint in tecnica libera che ha fatto alzare il sipario sui Mondiali di Trondheim (Norvegia). Per il valdostano (foto ANSA) si tratta del settimo sigillo a questo livello nonché del terzo individuale, lui che riuscì (sempre nel format odierno) a conquistare prima un oro a Lahti (Finlandia) nel 2017 e poi un altro argento a Seefeld (Austria) nel 2019.
Il vice-campione olimpico di Pyeongchang 2018 (in classico) e di Pechino 2022 (a skating) ha messo bene in chiaro il suo ottimo stato di forma sin dalle qualificazioni, terminate con il quarto miglior tempo (2:38.29). Il primo ed il secondo posto messi a referto rispettivamente nei quarti ed in semifinale, poi, gli hanno spalancato le porte dell’atto conclusivo a sei.
Qui a prevalere è stato il padrone di casa Johannes Høsflot Klæbo (oro in 2:45.74) che, dopo un serrato testa a testa, sul rettilineo finale è riuscito a mettersi alle spalle definitivamente il trentaquattrenne azzurro (+0.67), alla sua ottava partecipazione mondiale dopo il debutto risalente all'edizione di Oslo (sempre in Norvegia) nel 2011. Il bronzo, quindi, è stato appannaggio del finlandese Lauri Vuorinen (+4.79) che, nel duello per il podio, ha anticipato il transalpino Jules Chappaz (quarto con +4.99).
"Sono la medaglia più vecchia tra Mondiali e Giochi e ne sono orgoglioso. Sono riuscito a mettere in campo la migliore versione di me stesso in una gara che non è solo forza fisica ma anche e soprattutto mentalità. Ho fatto delle scelte durante la gara che mi hanno portato a fare il risultato che ho fatto. Prima dell’ultima curva, Klaebo era ancora a uovo mentre io pattinavo già. Questo mi ha dato grande velocità ed è stato bello provare ad insidiarlo nel finale. Poi quando ho tagliato il traguardo è stato fantastico. Per la verità già dopo la semifinale sono scoppiato in lacrime perché era quella la batteria più tosta, quella da superare per forza. Poi mi sarebbe rimasta solo la finale da godere: e così è stato”, il commento di Pellegrino all'arrivo.